Spetterà alla Medihospes l’attivazione di uno sportello al centro polifuzionale “I’m” a Messina che aiuti i beneficiari del centro a richiedere le risorse statali previste per far fronte alle proprie necessità dopo gli sbarchi sulla costa siciliana. E toccherà sempre alla cooperativa sociale mettere a disposizione alcuni professionisti che diano supporto psicologico alle donne vittime di violenza o che agevolino l’inserimento lavorativo dei cittadini stranieri immigrati.
Iscritta nello specifico albo nazionale, la Medihospes già da anni accoglie nelle sue strutture di Messina numerose donne vittime di organizzazioni dedite allo sfruttamento della prostituzione. L’esperienza e professionalità dei suoi operatori saranno quindi messe a disposizione del centro polifunzionale per dare supporto alle vittime di tratta.
Così, grazie anche alla collaborazione della Medihospes, il centro polifunzionale “I’m” di Messina sarà animato da nuove attività e laboratori per aiutare i beneficiari a superare i traumi per la loro fuga dal Paese di origine e facilitare la loro integrazione nel tessuto cittadino: sportelli di ascolto e supporto, corsi di italiano, laboratori e perfino una radio come spazio di espressione e confronto.
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