CHI SIAMO
MEDIHOSPES, ossia “Persone che incontrano Persone”
Medihospes è la cooperativa con oltre 1.500 dipendenti che in tutta Italia offrono quasi 2 milioni di ore di accoglienza all’anno, assistenza e cura a oltre 7.500 persone ogni giorno. Questo filo rosso, rivolto a persone socialmente fragili o che vivono in condizione di emergenza sanitaria e umanitaria, caratterizza l’impegno quotidiano di tutte le persone che gravitano nel mondo Medihospes.
Guerra e calamità naturali sono le condizioni di fuga che descrivono la maggior parte degli assistiti a cui si rivolgono le prestazioni della cooperativa. Non solo, dietro al concetto e la consapevolezza di uno stato di profondo bisogno ci sono professionisti che, con empatia e competenza, e in unione tra di loro si prendono carico dell’assistito e danno origine a una grande cooperativa sociale, una tra le più influenti in tutta Italia.
MISSION
La cooperativa Medihospes fonda la propria identità sulla creazione di condizioni culturali e azioni di sistema che promuovono percorsi di presa in carico globale della persona, fornendo a ciascuno risposte mirate ai reali bisogni di assistenza, cura, accoglienza, integrazione, autonomia e sviluppo.
Medihospes è impegnata a unire energie per la rimozione degli ostacoli che possono limitare la dignità o la libertà di esercizio di diritti fondamentali riconosciuti a tutti gli individui.
Per tale motivo, la cooperativa Medihospes è quotidianamente impegnata nella diffusione di una cultura basata sull’accoglienza e la solidarietà, la partecipazione e la condivisione, l’accettazione e la non discriminazione delle fragilità e delle diversità, con l’obiettivo di migliorare l’esercizio delle libertà fondamentali di ogni persona e favorire l’accesso alle cure e all’assistenza in caso di bisogno.
VALORI
I principi su cui si fonda la nostra azione
01
CENTRALITÀ DELLA PERSONA
Medihospes riconosce che l’azione propria e dei propri operatori parte dal riconoscimento della sacralità della vita umana e della centralità della persona e dei suoi bisogni.
L’organizzazione delle attività, le competenze impiegate e il metodo con cui il personale si relaziona parte da questo assunto prioritario e imprescindibile.
Accogliere, assistere, educare e curare tenendo al centro la persona significa, soprattutto, condividere le sue esigenze, comprendere il senso della vita e avere a cuore il suo personale destino: senza questi presupposti la risposta alle sue esigenze è un gesto di bontà autogratificante o interessato.
Partire dalla persona è astratto, se la persona non è considerata nelle sue relazioni primarie (la famiglia) e secondarie (la comunità e la società locale).
02
PARTIRE DAL POSITIVO
Ogni persona, ogni comunità, per quanto precaria sia, rappresenta una ricchezza e ha un proprio “patrimonio vitale”.
Questo principio metodologico tende a valorizzare e rafforzare ciò che le persone hanno costruito, la loro storia, le relazioni esistenti, ovvero il tessuto delle relazioni sociali e l’insieme di esperienze, che costituiscono il suo patrimonio vitale.
Si tratta di un punto operativo fondamentale che nasce da una visione positiva della realtà e permette alla persona di riconoscere il proprio valore e dignità e, allo stesso tempo, la aiuta ad assumere la sua responsabilità.
03
INTEGRAZIONE
Integrazione tra organizzazioni, saperi, forze, risorse, professionalità, civiltà e culture.
Costituisce la condizione per rispondere in maniera adeguata e quanto più completa ai bisogni espressi dalle persone che vengono accolte, assistite, educate e curate.
04
RESPONSABILITÀ
Ogni persona è membro comunitario. Costituisce una ricchezza e ha un proprio “corredo vitale”.
Un presupposto che tende a valorizzare e rafforzare tutto ciò che le storie e le relazioni intessono.
Una proiezione positiva d’intendere la realtà che consente il riconoscimento della propria dignità e, al contempo, amplifica il senso di responsabilità.