L’integrazione è consapevolezza, conoscenza dell’altro e delle sue fragilità. Fragilità che sono, però, anche le nostre. Partendo da questo assioma nasce il progetto “Teniamoci per mano” promosso dalla cooperativa sociale Medihospes in collaborazione con l’istituto San Francesco di Roma delle Francescane Alcantarine. L’iniziativa vuole essere un ponte fra i bimbi della scuola romana e le persone fragili come anziani, disabili, senzatetto e migranti per avviare un processo virtuoso di reciproca conoscenza, accettazione delle diversità e piena integrazione.
La scuola, che adotta l’approccio pedagogico del Service Learning, diventa così spazio e tempo di crescita nella capacità di relazionarsi, nell’imparare linguaggi per dialogare con i nuovi processi culturali, nel condividere talenti e carismi personali per il bene di tutti, insegnando a scegliere la via dell’incontro e della solidarietà, come risposta alle urgenze del nostro tempo.
Nella certezza che “Imparare Serve e Servire Insegna” la scuola forma non solo al “sapere”, ma anche e soprattutto alla condivisione di competenze e alla sensibilizzazione, alla relazione e all’incontro con l’altro.
Con il progetto “Teniamoci per mano” la cooperativa Medihospes desidera favorire, nei piccoli alunni, il contatto con ciò che non si conosce, con ciò che diverge dalla nostra esperienza, con ciò che può spaventare al fine di gettare semi di solidarietà. Le attività del progetto desiderano stimolare la curiosità dei bambini, fornire adeguate risposte contribuendo a fare della fragilità una parte del mondo da non temere, buttare giù ogni barriera tra un individuo e l’altro.
“Teniamoci per Mano” si sviluppa intorno al concetto di fragilità come stato d’animo in cui ogni bambino può ritrovare una parte di sé e scoprire le proprie debolezze imparando anche a valorizzarle. Permettergli inoltre di esplorare il proprio mondo, fatto di valori, sentimenti, apprendimenti ed emozioni, confrontarsi con gli altri, apprendere l’esistenza di una fragilità personale, li aiuta a crescere nella tolleranza e nella stima reciproca, li aiuta a comunicare i propri pensieri e a rispettare le regole della convivenza civile e democratica. Tutto questo perché ogni incontro è un’occasione di apprendimento in cui gli alunni della scuola san Francesco potranno mettere a servizio del prossimo quanto imparato sui banchi di scuola e trasformarlo in autentica esperienza di vita.
Con il progetto delle Medihospes, a beneficiarne saranno anche anziani, migranti e le comunità che vivono in stato di fragilità; si restituisce loro una dimensione progettuale sul domani che lo rende protagonista in prima persona della propria vita.
Dopo il primo incontro con lo staff della cooperativa sociale, durante il quale sono stati presentati servizi e destinatari, nei prossimi mesi saranno organizzati laboratori e cicli di incontri volti a promuovere il dialogo, la conoscenza reciproca e la collaborazione per la realizzazione di un lavoro comune. Durante il Natale i bimbi, per esempio, saranno coinvolti in biglietti di auguri e regali da realizzare insieme agli anziani e loro stessi saranno protagonisti del proprio apprendimento proponendo attività su cui dedicheranno, in un secondo momento, ampi spazi di riflessione. Oppure, durante le festività di Carnevale, disegneranno delle maschere o, ancora, in primavera pianteranno fiori da giardino.