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“SAI d’estate”, il format Medihospes per l’integrazione dei migranti in Calabria

“L’arte che unisce il mondo come un mosaico”. E’ questo il titolo scelto dalla cooperativa sociale Medihospes per raccontare la IV edizione del progetto “SAI d’Estate”, format di successo che, grazie alla collaborazione delle istituzioni e dei centri d’accoglienza in Calabria, punta a far conoscere la cultura dei beneficiari e favorire la loro integrazione sul territorio.

Durante i giorni d’evento sono stati organizzati dei laboratori pomeridiani insieme a esperti nel campo cinematografico, culturale, di scrittura creativa, musicale, educativo, didattico. Nella giornata conclusiva sono intervenuti sette sindaci di Comuni calabresi e alcuni amici della cooperativa Medihospes provenienti dalla Basilicata: hanno così preso parte alle attività e saggiato l’importanza del progetto.

Progetto che, nei suoi quattro anni di vita, oggi viene riconosciuto da tutta la comunità per la sua importanza: avvicinare culture e tradizioni diverse, permettere alla cooperativa sociale Medihospes di far comprendere il vero significato di “accoglienza” e “inclusione”.

Durante il convegno conclusivo la Medihospes ha proiettato un video sul naufragio di Cutro dove persero la vita 94 migranti, di cui 34 bambini: alla fine della proiezione è stato aperto un dibattito con momenti di riflessione fra tutti i partecipanti. In un videomessaggio indirizzato agli operatori della Medihospes, il vescovo di Cassano all’Jonio monsignor Francesco Savino ha sottolineato come “i nostri fratelli e sorelle immigrati non devono essere considerati un problema ma una risorsa”.