Venerdì 12 e sabato 13 maggio, nel centro a lui dedicato di viale Ortles 69 il Comune di Milano e la cooperativa sociale Medihospes organizzeranno l’evento “Vengo anch’io” per ricordare la vita e i capolavori dell’artista attraverso le sue canzoni, monologhi e spettacoli rigorosamente in stile Scarp de’ tenis
Milano ricorda Enzo Jannacci. E lo fa organizzando, “in casa sua”, due giorni di musica, teatro, riflessione e spettacolo rigorosamente in stile Scarp de’ tenis. L’evento, promosso dal Comune di Milano in collaborazione con la cooperativa sociale Medihospes, responsabile della gestione dell’ormai storica Casa Jannacci, nasce per incontrarsi, divertirsi e riflettere.
Riflettori dunque accesi a Casa Jannacci, viale Ortles 69, venerdì 12 e sabato 13 maggio. Il programma dell’iniziativa “Vengo anch’io” è molto ricco: si parte venerdì alle ore 19 con una tavola rotonda, “Jannacci, Milano e le periferie”, moderata dal giornalista Rai Massimo Bernardini. Sul palco interverranno l’attrice Egidia Bruno, Stefano Lampertico, direttore di Scarp de’ tenis, Ranuccio Sodi, regista e autore Tv e Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione Sussidiarietà. E sarà proprio la Bruno a omaggiare l’artista poliedrico milanese con un monologo dal titolo molto evocativo: “No, tu no. Omaggio a Enzo Jannacci”. L’attrice, che ha collaborato per anni con Enzo, farà così rivivere e assaporare alcuni brani del suo repertorio attraverso parole e musica. Accompagnata dal maestro Emanuele Nidi al pianoforte, nel suo monologo intreccerà attualità, vita quotidiana e le canzoni del grande artista milanese. Canzoni come la surreale “Il cane con i capelli” o la sociale “La mia gente” o anche la delicata e ironica “Passaggio a livello”. Lo spettacolo vuole essere un gesto di gratitudine nei confronti di un maestro generoso, un tributo allo sguardo artistico di un grande cantautore italiano.
Sabato 13, a partire dalle ore 17, dialogheranno, sul tema de “L’accoglienza (e l’amicizia) secondo Jannacci”, Sandro Patè, biografo di Enzo Jannacci, l’operatore culturale Dario Zigiotto e il cabarettista Enzo Limardi