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Bookcity Milano, a Casa Jannacci incontri d’autore sul tema “Tempo del sogno”

Giovedì 16 e venerdì 17 novembre, alle ore 18.30, Casa Jannacci, il centro gestito dalla Medihospes ospiterà due presentazioni di libri legate al tema del “Tempo del sogno”, scelto come fil rouge della XII edizione di BookCity Milano, la kermesse autoriale promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Associazione BookCity Milano.

Al centro il tempo del sogno, “quell’istante effimero che nasce nel profondo del sonno e racchiude il potere di trasformare la veglia, ma ‘sogno’ è una parola polisemica, capace di evocare associazioni di pensieri e desideri profondi, utopie e distopie, evasioni e battaglie, incubi e paure; è la parola che abita ogni speranza: sogni di gioventù, sogni a occhi aperti, sogni proibiti, sogni di gloria, sogni di un futuro migliore.

Casa Jannacci si apre nuovamente a un evento che mette in primo piano la cultura attraverso i libri e la lettura, sposando il messaggio di questa nuova edizione.

Protagonista giovedì 16 novembre a Casa Jannacci sarà Emanuela Carbone, moglie di Roberto Perrone, giornalista e autore del libro “La vita che non voglio, scomparso all’inizio del 2023. Il romanzo è il racconto di un’amicizia inattesa e grande, dell’incontro tra due dolori che specchiandosi sapranno tornare a sorridere. Una storia che appassiona e commuove, offrendo a ciascuno l’occasione di riflettere sui luoghi e le relazioni importanti per la propria vita.

Insieme alla moglie dell’autore ci saranno anche il giornalista Nicola Varcasia come moderatore ed Enzo Males, direttore di PuntoCon, la rivista del Centro Culturale di Milano.

Venerdì 17 novembre, invece, i riflettori saranno accesi su Giorgio Paolucci, giornalista e autore del libro “Cento ripartenze”, e su uno dei tre protagonisti di storie raccontate nel volume, Ambrogio Sansone (detenuto in semilibertà e volontario in una comunità di recupero per tossicodipendenti). Alla presentazione prenderanno parte anche Arnoldo Mosca Mondadori, saggista e pronipote di Arnoldo, e il giornalista Davide Perillo come moderatore. Al centro del racconto storie di ripartenza che prendono vita attraverso un fitto dialogo a più voci. Ognuno, scorrendo il film della propria vita, può rintracciare momenti di difficoltà più o meno gravi: la perdita del lavoro, una disavventura finanziaria, una malattia, la detenzione in carcere, il buco nero di una dipendenza, l’emigrazione.

Di fronte all’evidenza della fragilità umana possiamo rassegnarci o ribellarci, ma per reagire non bastano gli slogan rassicuranti (“andrà tutto bene”): abbiamo bisogno di qualcosa che dia

significato e vigore all’esistenza. Il libro racconta di persone che hanno sperimentato la possibilità di “ripartire” grazie all’incontro con qualcuno che le ha aiutate a scoprire uno sguardo positivo sull’esistenza.

Dal 2022 Casa Jannacci è gestita dalla cooperativa sociale Medihospes: oltre ai senza dimora, le porte del centro sono state aperte per accogliere, per conto della Prefettura di Milano, 70 ucraini scappati dalla guerra e diversi nuclei familiari in condizione di emergenza abitativa. Rispetto al passato, dunque, non ci sono solo più persone adulte a Casa Jannacci ma anche bambini e qualche cagnolino.

Dall’inizio della sua gestione la cooperativa sociale Medihospes sta lavorando per ridar vita al centro diurno offrendo un palinsesto di attività differenti (due al mattino e due al pomeriggio) insieme a diverse figure professionali come educatori, insegnanti di italiano e psicologi. Di pari passo è cresciuta anche l’attenzione verso l’ospite e le sue necessità, ampliando l’equipe di professionisti, come i mediatori, incaricati di occuparsi dei singoli casi. Dal 1° marzo 2023, nell’ambito delle azioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Casa Jannacci è diventata anche centro d’assistenza polifunzionale, con attività e proposte dedicate a cittadine e cittadini.