Venerdì 15 e sabato 16 novembre, rispettivamente alle ore 18 e 17.30, Casa Jannacci, il centro gestito dalla cooperativa sociale Medihospes e dai suoi partner, ospiterà due presentazioni di libri legate al tema “Guerra e pace”, scelto come fil rouge della XIII edizione di BookCity Milano, la kermesse autoriale promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Associazione BookCity Milano.
Un tema particolarmente sentito nel drammatico momento storico in cui stiamo vivendo, di cui una manifestazione come questa non può che farsi necessariamente luogo di riflessione, espressione e dibattito. I libri e la letteratura, d’altronde, sono da sempre un privilegiato spazio di rappresentazione della realtà, così come un accurato strumento di espressione e comprensione del proprio tempo: preziosi segnavia per leggere il passato e il presente, ma soprattutto per pensare il futuro.
Casa Jannacci si apre così a un evento che mette in primo piano la cultura attraverso i libri e la lettura, sposando il messaggio di questa nuova edizione.
Protagonista venerdì 15 novembre a Casa Jannacci sarà Michele Farina, giornalista del Corriere della Sera e autore del libro “L’isola di Mandela. Storia di una pace incompresa”. Incalzato dalle domande del moderatore Davide Perillo, il cronista ripercorrerà, a trent’anni dalle prime elezioni democratiche in Sudafrica (aprile 1994), le storie e i sentieri di questo luogo straordinario, un paradiso naturale diventato l’Alcatraz del continente africano e poi patrimonio dell’umanità. La vita quotidiana del detenuto 466/64, le strategie di sopravvivenza, i compagni e gli aguzzini, le lettere e i tentativi di fuga, il rapporto appassionato e straziante con la moglie Winnie e con i figli, l’amicizia con i secondini bianchi che lui chiamava «la mia guardia d’onore. Il sogno è diventato realtà. Ma oggi, per molti sudafricani, si è trasformato in delusione, promessa non mantenuta. Povertà, corruzione, disuguaglianza: perché la rivoluzione nata sull’Isola delle foche è rimasta incompiuta? E perché, nel tentativo di risolvere i tanti conflitti contemporanei, abbiamo dimenticato lo stile Mandela nell’arte delicata del compromesso?
Sabato 16 novembre, invece, i riflettori saranno accesi su Adriano dell’Asta, docente di Lingua, cultura e letteratura russa all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia e curatore del volume “Io non ho paura, non abbiatene neanche voi”. Insieme al moderatore Davide Perillo dialogherà sulla raccolta delle riflessioni, pubbliche e private di Aleksej Naval’nyj, il politico russo deceduto il 16 febbraio 2024 nelle carceri siberiane di Putin. Parole contenute in post pubblicati sui diversi social network, in interviste a «Der Spiegel», «Time», «New York Times», nelle perorazioni pronunciate in aula durante gli innumerevoli processi e nelle lettere scritte dalla prigione. Scritti che raccontano la sua maturazione politica e spirituale, dal nazionalismo iniziale alla lotta per la democrazia liberale e la lotta alla corruzione in Russia, fino agli ultimi drammatici anni nelle carceri, dove emerge una figura di dissidente: pronto a morire per la coerenza con la sua coscienza, a favore della libertà, la verità e la bellezza futura della Russia. Un cammino della coscienza libera, contro la paura e l’odio come sentimenti di cui vive il regime totalitario.
Casa Jannacci è il luogo d’eccellenza per l’accoglienza milanese: oltre ai senza dimora, le porte del centro sono state aperte per accogliere, per conto della Prefettura di Milano, ucraini scappati dalla guerra e diversi nuclei familiari in condizione di emergenza abitativa. Rispetto al passato, dunque, non ci sono solo più persone adulte a Casa Jannacci ma anche bambine e bambini.
Dall’inizio della sua gestione la cooperativa sociale Medihospes ha lavorato per ridar vita al centro diurno offrendo un palinsesto di attività differenti insieme a diverse figure professionali come educatori, insegnanti di italiano e psicologi. Di pari passo è cresciuta anche l’attenzione verso l’ospite e le sue necessità, ampliando l’equipe di professionisti, come i mediatori, incaricati di occuparsi dei singoli casi. Dal 1° marzo 2023, nell’ambito delle azioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Casa Jannacci è diventata anche centro d’assistenza polifunzionale, con attività e proposte dedicate a cittadine e cittadini.